Galleria | I cicli di opere

 

La ricerca inizia nei primi anni del duemila. La forte mutazione del territorio, realizzata in modo repentino, la trasformazione di intere zone rurali a zone residenziali o industriali, crea una sensazione di spaesamento. Sorgono interi quartieri al posto delle case rurali in cui abitavano parenti e amici, file di capannoni ricoprono i campi in cui si giocava da bambini, molte persone che arrivano da ogni parte con modi differenti di porsi. Si perdono velocemente punti riferimento di un modo di vivere tramandato di generazione in generazione. In questo cambiamento così profondo, quell' "essere" che prima era scontato si trasforma in una domanda. Cosa significa identità?

Iniziano da questa riflessione una serie di opere, Icone, realizzate a grafite basata su archivi fotografici di famiglia e di amici. Compaiono nelle opere i primi oggetti da cantiere, simboli di cambiamento e si susseguono vari cicli di opere; Identità, Spaesamenti, Continuità, Metamorfosi, in cui sono protagonisti i gesti comuni, le tradizioni, il modo stare insieme, il sostegno tra genitori e figli.

Nel corso degli anni lo sguardo si sposta sul territorio con opere dal titolo Orizzonti, sempre indirizzate ad indagare questo tema. I protagonisti dei quadri diventano i segni del cambiamento, i tralicci dei telefoni cellulari o le gru, le reti da cantiere o i cartelloni dei nuovi edifici nei campi, annuncio di un divenire. Il lavoro diventa più grafico, si accentualo i contrasti, l'arancione dei primi inserimenti diventa rosso stagliato sul bianco della carta. Prende corpo la necessità d'immaginare un futuro possibile e lo sguardo s'alza al cielo, il rosso prende il sopravvento nelle carte dove i rami degli alberi, simbolo dell'uomo e della vita, invadono il campo visivo in un ciclo chiamato Respiri.

In questo periodo matura anche il desiderio di bellezza, si sviluppa una ricerca sul volto tesa non a catturare la fisicità ma bensì l'anima e la serie eterea di opere ad acrilico acquerellato da corpo a Linea d'emozione.

In parallelo per il paesaggio l'attenzione è sempre di più rivolta verso la natura dei bei paesaggi emiliani. Mentre si delinea l'identità che è stata, prende forma anche l'accettazione del cambiamento e il desiderio di trovare nuovi equilibri. Si tratteggia così "Il pensiero naturale", caratterizzato da un azzurro polvere, il colore più bello del cielo in acrilico acquerellato, un sottile richiamo alle nebbie padane. Paesaggi di calma e tranquillità.

In Link si inizia la rielaborazione di una nuova identità possibile, un'opera stratificata in cui il soggetto umano sdoppiato secondo l'idea di Pirandello, "Mi si fissò invece il pensiero ch'io non ero per gli altri quel che finora, dentro di me, m'ero figurato d'essere." Le influenze culturali s'intersecano diventando sfondo, simbologia della cultura in cui si vive e vestito/ cultura che si sceglie d'indossare, verso un' insieme vario, letto a primo sguardo come un'opera unica.

 

Testi

 

Chiara Canali ( link ), Ebook, Linea d'emozione a cura di , edito da Vanilla Edizioni

 

Valerio Dehò ( link ), Relicta, Galleria delle Battaglie, Bescia

 

Stefano Castelli ( link ), Articolo Espoarte

 

Chiara Canali ( link ), I sentieri della vita, Galleria Bianca Maria Rizzi, Milano, catalogo Vanilla edizioni

 

Alberto Zanchetta ( link ), Triologia Volume III, Galleria delle Battaglie, Brescia

 

Sabrina Foschini. ( link ), Triologia Volume III, Galleria delle Battaglie, Brescia

 

Chiara Canali ( link ), Personale, l'Ospitale, Rubiera, Reggio Emilia, catalogo Vanilla Edizioni

 

Stefano Taddei ( link ) , Articolo Il Giornale

 

Francesca Baboni ( link ), Articolo Espoarte

 

Enzo Santese ( link ), Personale, Galleria Nuova Artesegno, Udine

 

Marinella Paderni ( link ), L'identità perduta, Sala Mostre Ex Palazzo Civico, Rubiera RE, in collaborazione con Galleria Annovi